La responsabilità della Pubblica Amministrazione nei casi di immissioni nocive: il principio del neminem laedere
La recente pronuncia della Suprema Corte ha posto l'accento sulla responsabilità della Pubblica Amministrazione (PA) nel gestire le immissioni nocive provenienti dai propri beni, ribadendo il principio del neminem laedere. Tale principio, fondamentale nel diritto civile, impone a ciascuno il dovere di non ledere i diritti altrui.
Nel caso in questione, coniugi hanno convenuto in giudizio il Comune per le immissioni di rumore prodotte dagli avventori degli esercizi commerciali situati in una strada comunale, che recavano disturbo alla quiete pubblica. Il Tribunale di Brescia, pur condannando il Comune inizialmente, ha visto l'assoluzione in appello, che ha escluso la responsabilità della PA. Tuttavia, la Cassazione ha ribaltato questa decisione.
La Corte Suprema ha sottolineato che la PA è tenuta ad osservare le regole tecniche e i canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni, incluso il rispetto del principio del neminem laedere. Pertanto, la PA può essere condannata sia al risarcimento del danno subito dal privato a causa delle immissioni nocive, sia alla condanna ad un intervento concreto (facere) per riportare le immissioni entro la soglia di tollerabilità.
La sentenza evidenzia che la domanda di condanna della PA non investe scelte ed atti autoritativi, ma un'attività soggetta al principio del neminem laedere. In altre parole, il giudice non si sostituisce all'autorità locale, ma richiede che essa agisca nel rispetto della legge e dei diritti dei cittadini.
La Cassazione (Cass. civ., Sez. III, Sent., 23/05/2023, n. 14209) ha rilevato che la Corte territoriale ha errato nell'escludere la giurisdizione dell'Autorità Giudiziaria Ordinaria (AGO) sulla controversia, poiché la violazione da parte della PA delle regole tecniche può essere denunciata dal privato davanti al giudice ordinario, anche per ottenere la condanna ad un facere.
Inoltre, la Corte ha ribadito che la tutela dei diritti fondamentali, come il diritto alla salute e alla vita familiare, cagionati dalle immissioni nocive, deve essere garantita anche nei confronti della PA. Quest'ultima è tenuta ad agire nei limiti della legge e a rispettare il principio del neminem laedere, che può implicare la condanna ad adottare misure per ridurre le immissioni nocive.
In conclusione, la sentenza della Cassazione sottolinea l'importanza della tutela dei diritti dei cittadini anche nei confronti della Pubblica Amministrazione, ribadendo il principio del neminem laedere e la possibilità per il privato di agire in caso di violazione di tali diritti.
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