Sentenza Danno Biologico e Danno Morale

Cassazione Sentenza: Danno Biologico e Danno Morale - Un'Analisi Approfondita

La sentenza emessa dal Tribunale di Foggia in data 23 giugno 2020, riguardante il caso tra Allianz Spa, rappresentante del Fondo di garanzia per le vittime della strada, e la signora A.A., offre uno sguardo dettagliato sulle complessità giuridiche connesse al risarcimento dei danni da sinistro stradale. L'iter processuale, le argomentazioni delle parti e le decisioni del giudice forniscono spunti significativi per comprendere il delicato equilibrio tra danno biologico e danno morale nell'ambito delle azioni di responsabilità civile.

Il cuore della controversia si concentra sull'entità del risarcimento dovuto a seguito di un sinistro stradale. Il Tribunale di Foggia, in risposta all'appello presentato dalla Allianz Spa, ha ridimensionato l'importo della condanna precedentemente stabilita, focalizzandosi principalmente sulla valutazione del danno biologico subito dalla parte lesa. Tuttavia, il giudice d'appello ha attirato le critiche della signora A.A., che ha presentato un ricorso per cassazione basato su quattro motivi d'impugnazione.

Il primo motivo sollevato dalla ricorrente verte sulla presunta ultrapetizione del giudice d'appello, ossia la decisione di pronunciarsi al di là dei limiti degli argomenti sollevati dalle parti nel corso dell'appello. In particolare, si contesta il ridimensionamento dell'entità del danno biologico senza un'adeguata contestazione da parte della Allianz Spa. La Corte di Cassazione accoglie questo motivo, riconoscendo una violazione del giudicato interno formatosi sull'entità del danno biologico.

Il secondo motivo, anch'esso accoglibile, solleva dubbi sulla coerenza e completezza della motivazione della sentenza d'appello riguardo alla riduzione del danno biologico. Tuttavia, dato l'accoglimento del primo motivo, il secondo viene assorbito.
distinzione tra danno morale e danno biologico, nonché la quantificazione del risarcimento
Il terzo e il quarto motivo, invece, riguardano la distinzione tra danno morale e danno biologico, nonché la quantificazione del risarcimento relativo a entrambi. La Corte di Cassazione, pur riconoscendo la necessità di distinguere chiaramente tra queste due forme di danno, respinge entrambi i motivi, confermando l'operato del giudice d'appello nel ricondurre il danno morale al danno biologico, al fine di evitare duplicazioni risarcitorie.

L'analisi della sentenza sottolinea l'importanza di una valutazione equilibrata e rigorosa del danno subito dalle vittime di incidenti stradali. Si evidenzia la complessità nel determinare l'entità del danno biologico e morale, nonché la necessità di evitare duplicazioni nei risarcimenti. Inoltre, emerge l'importanza di una chiara distinzione tra danno biologico e danno morale, pur riconoscendo la possibilità che alcuni elementi del danno morale possano essere considerati nel contesto del danno biologico, quando appropriato e supportato da prove concrete.



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